Siamo divisi.
Il proliferare di disagi psicologici e tensioni sociali ha messo in luce il baratro: tra l’analisi dei dati della visione logico-scientifica del mondo e la costruzione di quadri di senso generale del bene comune e individuale.
La psichedelia di oggi, tornata alla ribalta di un ennesimo ‘rinascimento’, affronta queste contraddizioni domandandosi: puo esistere un ponte tra l’approccio terapeutico, finalizzato, protocollare, e quello creativo, ludico, spirituale?
Rispondiamo mettendo il Contatto interpersonale a fondamento di ogni possibile ricerca di benessere individuale e sociale, anche nelle neonate scienze psichedeliche.
Il Contatto è apparentemente sconnesso dagli aspetti tecnici delle pratiche psiconautiche più diffuse, e proprio per questo si pone come cardine tra le diverse posizioni del dibattito contemporaneo, un ponte solido di collegamento e una possibilità di riconnessione.
La riconnessione psichica tra le parti del nostro ”Io diviso” e quella sociale dei “Noi divisi”.
Perché ogni pratica di resistenza e liberazione sia ben fondata sul Contatto e sulla relazione, contro ogni visione tecnica e ingegneristica dell’uomo-macchina, contro ogni possibile uso umano degli esseri umani.
Un open talk senza regole, uno a uno e in gruppo, partendo da testi, video, musica.